(3 ore)
- Legenda simboli per la valutazione approvata in sede di Collegio Docenti.
- Le gomme, i fissativi; "farsi la mano", i movimenti corretti, come si tracciano le linee e i tratteggi lavorando al tavolo (pp. 164, 165, 166, 167, 168, 169);
- Indicazioni per l'esecuzione della tav. n. 7C: il tratteggio;
- uso degli strumenti: matita, matita contè; matita sanguigna (da pag. 170 a pag. 175);
- Ritiro tav. n. 6C.
Per ogni gradazione, si utilizza un diverso tipo di mescola: le sostanze usate variano dall'ambra al poliuretano.
- Legenda simboli per la valutazione approvata in sede di Collegio Docenti.
- Le gomme, i fissativi; "farsi la mano", i movimenti corretti, come si tracciano le linee e i tratteggi lavorando al tavolo (pp. 164, 165, 166, 167, 168, 169);
- Indicazioni per l'esecuzione della tav. n. 7C: il tratteggio;
- uso degli strumenti: matita, matita contè; matita sanguigna (da pag. 170 a pag. 175);
- Ritiro tav. n. 6C.
STORIA
DELLA MATITA
La matita è lo
strumento più comune per scrivere e disegnare, ma non è il più antico. Infatti
la grafite, cioè il minerale grigio che viene avvolto in un bastoncino di
legno, fu scoperta solo nel 1664. Qualcuno si accorse che la grafite lasciava
su un foglio di carta una traccia ben visibile, ma facilmente cancellabile con
un po' di mollica di pane, e pensò di utilizzare questa proprietà del minerale.
Il 10 settembre ricorre il compleanno delle matite! Sì, perchè proprio quel
giorno dell'anno 1665 furono messi in vendita i primi bastoncini di grafite,
protetti da un involucro di stoffa o da sottili canne di bambù. Le matite con
il rivestimento di legno, come quelle che si utilizzano oggi, comparvero molto
più tardi, nel 1795 e fu il francese Conté a metterne a punto la produzione. La
grafite impastata con argilla, veniva tagliata in striscioline; dopo una breve
cottura, le striscioline venivano infilate in bastoncini cavi di legno di
cedro e fissate con una goccia di colla. Ancora oggi l'involucro delle
mine più pregiate viene ricavato da legno di cedro rosso o di ginepro, mentre
le matite più comuni sono fatte di legno di ontano o di tiglio. Le mine delle
matite possono essere dure o morbide; le prime sono contrassegnate con la
lettera H, le altre con la lettera B. Un numero indica la maggiore o la minore
durezza o morbidezza della matita. Accanto alle matite nere, esistono in
commercio le bellissime matite colorate, che i bambini chiamano pastelli; le
loro mine sono di coloranti minerali mescolati ad altre sostanze naturali e
sintetiche.
MATITA CONTE'
Nicolas-Jacques Conté nasce a Sées (Normandia) nel 1755.
Si appassiona rapidamente alla
pittura e a 20 anni si trasferisce per studi a Parigi dove realizza tra le
varie cose ritratti di alcuni membri della famiglia reale. Da sempre diviso tra
la pittura e le scienze, diviene amico intimo di grandi scienziati dell'epoca
e, nel 1783, incontra i fratelli Montgolfier, inventori della mongolfiera,
grazie ai quali ha modo di vivere alcune esperienze con il pallone aerostatico.
Nel 1789, la Rivoluzione Francese lo obbliga a cambiar
attività. Diventa allora eccellente inventore in diversi settori. Inizia una
serie di ricerche, in merito alle matite e alla piombaggine. Infatti le matite
vere e proprie cominciano a scarseggiare e Conté, oltre a trovare tutto ciò
inammissibile, in quanto pittore ne ha unreale bisogno.
Nel 1794, partecipa alla fondazione del Conservatorio
di Arti e Mestieri, scuola tutt'oggi esistente e divenuta assai rinomata
nel campo dell'ingegneria. Comunque, Nicolas-Jacques Conté è conosciuto
soprattutto per la sua invenzione nel 1794 della matita per carta, nota anche
con il nome di matita in grafite.
A causa della guerra che imperversava in quell’epoca,
tra Francia e Inghilterra, la grafite inglese non veniva più importata, e
cominciando a scarseggiare JNC sentì la necessità di inventare un prodotto
sostitutivo. Si può dire, dunque, che questa invenzione fu una conseguenza
della guerra. Fu allora che il Comitato di Salute Pubblica convoca Conté e
Carnot e commissiona loro la creazione di una mina per matite in cui la materia
prima necessaria sarà fornita in gran quantità direttamente dal suolo
nazionale. Conté ha dunque l'idea di mescolare alla grafite dell'argilla e,
qualche giorno più tardi, presenta al Comitato la mina grafite. A seconda della
proporzione della mescolanza tra l'argilla e la grafite, si ottengono delle
mine più o meno dure o secche ( H, HB, B – H per Hard e B per Black ). E'
l'invenzione della matita moderna di qualità a mina graduata.
Nel gennaio 1795 deposita il brevetto n. 32 e crea in collaborazione col fratello una fabbrica di matite. Autodidatta, pittore, chimico, fisico, aerostiere e inventore di qualità, Nicolas-Jacques Conté muore a Parigi nel 1805.
Nel gennaio 1795 deposita il brevetto n. 32 e crea in collaborazione col fratello una fabbrica di matite. Autodidatta, pittore, chimico, fisico, aerostiere e inventore di qualità, Nicolas-Jacques Conté muore a Parigi nel 1805.
Da 1795 - Utilizzati dai più grandi
maestri
Nicolas-Jacques
Conté resterà nella storia degli scienziati francesi come il creatore del
Conservatorio di Arti e Mestieri ( fondato nel 1794 ).
Questo istituto,
esistente ancora oggi, permise all'epoca alla Francia di recuperare il suo
ritardo a livello industriale. La società Conté ha dunque approfittato di
questa invenzione e ha saputo sviluppare per più di due secoli un know-how
industriale di proporzioni eccezionali nel campo del disegno, della scrittura e
del pastello.
SANGUIGNA
La sanguigna, che nella
tradizione artistica definisce una particolare tecnica grafica, è uno strumento da disegno tra
i più antichi. Essa è costituita da ematite, un minerale ferroso,
ridotto in bastoncini e opportunamente appuntito, materiale al cui si possono
aggiungere delle quantità di ocra[1], con il quale si possono
tracciare sulla carta segni dal caratteristico colore rossastro
che ricorda il sangue (da cui il nome di sanguigna).
Per tutto il Rinascimento questo strumento da
disegno fu diffusissimo e con il termine "matita" (che per
l'appunto deriva da ematite) si soleva comunemente indicare proprio la
sanguigna. A quell'epoca la sanguigna veniva utilizzata montandone piccoli
pezzi su cannucce portamine e poi
appuntita. Solo in età più moderna
compaiono sanguigne fatte in foggia delle nostre comuni matite a grafite,
ove l'ematite è inserita in un legno che viene appuntito insieme alla mina.
La sanguigna, nelle tecniche
grafiche, può essere utilizzata come una comune matita di grafite, impiegando
il tratteggio per simulare le parti in ombra d'un modello e
lasciando pulita la superficie del foglio per quelle in luce.
Oppure può essere utilizzata la tecnica a spolvero in cui, servendosi d'uno straccio,
l'artista spande i segni polverosi
lasciati sul foglio dalla sanguigna fino ad abbassare il tono dell'intera
superficie, per poi riprendere il lavoro asportando la polvere sui punti luce; per questa
operazione si utilizza mollica di pane o gomma tenera.
Spesso le due tecniche, tratteggio e spolvero, vengono usate combinate.
In molti antichi disegni la
sanguigna la si trova utilizzata insieme a carboncini o a pietra nera, ovvero: veniva eseguito un primo abbozzo a
sanguigna, il quale era poi ripreso coi segni più scuri del carbone o della pietra nera. Il tono
di colore più chiaro della sanguigna evitava che a lavoro finito i primi segni,
spesso soggetti a ripensamenti, potessero intralciare la visione d'insieme
della versione definitiva. Nel XVII secolo la sanguigna fu
sovente adoperata su fogli tinti e in combinazione con la biacca (con
cui s'ottenevano le luci) o, a volte, era usata insieme all'acquarello.
Oggigiorno la sanguigna continua ad
essere usata dagli artisti per disegnare benché, in virtù
dell'industrializzazione dei materiali per belle arti, si chiamino
spesso 'sanguigne' non disegni realmente eseguiti con l'ematite bensì con sue
imitazioni create a partire da miscele di terre calcinate e di cere.
Scala di durezza delle matite
Le matite da disegno hanno, oggi, due scale: quella britannica, in lettere, e quella statunitense,
in numeri.
Il primo ad ideare un metodo di
gradazione della durezza della grafite fu Nicolas-Jacques
Conté che nel 1794 brevettò il
metodo, usato tuttora con alcune modifiche sulla mescola.
Prima di lui, la durezza della
matita era casuale, in quanto dipendeva dalla grafite utilizzata.
Conté usava dei numeri, gli inglesi
utilizzarono le lettere H (da hard, duro) e B (per black,
nero) per indicare rispettivamente le dure e le morbide, così HHH era
particolarmente dura e BBB particolarmente morbida. Col tempo
si sostituirono le sequenze di lettere col numero corrispondente e una sola
lettera. La lettera F sta per fine point, cioè punto
giusto, ovvero una via di mezzo tra la matita dura e quella morbida;
abbastanza simile, ma leggermente più morbida, è la matita HB, a
metà strada anch'essa tra la dura e la morbida.
Gli statunitensi usano una scala
numerica, approssimativamente centrata sulla scala inglese. Le varie matite
frazionarie USA (2
½, 2 4/8, 2 5/10) sono tutte equivalenti, ma furono differenziate per evitare
problemi di brevetto da parte dei vari produttori. Nessuna delle due scale,
tuttavia, è uno standard ufficiale.
9H
|
8H
|
7H
|
6H
|
5H
|
4H
|
3H
|
2H
|
H
|
F
|
HB
|
B
|
2B
|
3B
|
4B
|
5B
|
6B
|
7B
|
8B
|
9B
|
4
|
3
|
2½
|
2
|
1
|
|||||||||||||||
Dura
|
→
|
Media
|
→
|
Morbida
|
Per ogni gradazione, si utilizza un diverso tipo di mescola: le sostanze usate variano dall'ambra al poliuretano.
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